La caratteristica principale del miracolo è l’estemporaneità, maschera la realtà.
È difficile da credere specialmente in momenti così ma tornare alla realtà è più salutare che continuare a vivere il miracolo, può riaccendersi una fiamma ma fiction rimane.
La realtà è la mediocrità sconcertante di un Locatelli (palla filtrante dentro l’area tiro da posizione vantaggiosa non esce neanche in fallo laterale, resta dentro) la pensione ritardata di Sandro, l’incapacità a costruire (Bremer 70min fa il playmaker) e il fatto che in campo ci sono ragazzini promettenti che ci piace raccontarci fenomeni perché non ci ricordiamo a memoria l’ultimo che abbiamo avuto e tanto ne vorremmo uno.
Non sono fenomeni nè brocchi sono giovani promettenti alle prime armi che sperabilmente possono garantire un futuro non decidere il presente.
Dico che la realtà ci fa ricordare tutto quello che manca, un gap grosso altro che scudetto, questo è un miracolo.
Basta mezza palla buttata dentro a caso e ti fottono.
Ora c’è da tenere la champions e immagino risolvere il dilemma Chiesa, la madre di tutti i mali, uno che a giocare a uno all’ora con Bremer che imposta e Locatelli fermo come un fuso spalle alla porta dovrebbe sicuramente giovarne.