Spettacolare spiegazione del perchè non è stato squalificato anche Marcolini.
"Il calciatore clivense - si legge nella decisione -, uscendo dal terreno di gioco in conseguenza dell'espulsione inflittagli dall'arbitro pochi attimi prima, proferiva apparentemente un'espressione gergale, in uso nel Triveneto e in Lombardia, con becero riferimento a 'Diaz' e non a Dio (il diverso movimento delle labbra nelle pronuncia della vocale aperta 'A' rispetto alla vocale 'O' legittima quanto meno un'incertezza interpretativa)".