Se per identità intendiamo il bus davanti la porta che ci andiamo a fare in CL, per i soldi oppure per giocarcela alla pari almeno con squadrette maltesi o islandesi?
Però io questa ossessione di cosa e come faremo in futuro la trovo stucchevole. Un modo come un'altro per spostare l'attenzione visto che l'oggi, che filosoficamente è l'unica cosa certa, non è ciò che ci si aspettava e si prefigurava. Quindi meglio spendere tempo a prefigurare disastri futuri, visto che il reale odierno è molto diverso dai disastri paventati ieri...
Identità è una squadra che difende bene e a cui è difficile fare gol. Identità è una squadra che sopperisce alle carenze tecniche del centrocampo e alla scarsa vena dell'attacco con i gol di difensori e mediani. Identità è saper giocare compatti e lasciare poca aria agli avversari. Questa è identità.
Una delle identità possibili. Per te non la migliore, e questo è legittimo. Non lo è non saper riconoscere questa identità. Non lo è trincerarsi dietro ad un futuro che non puoi conoscere nè preconizzare. Non fosse altro perché preconizzavi ieri un futuro disastroso oggi. E così non è.
Ma la memoria corta è un punto fermo del contemporaneo. Dove si può dire tutto oggi raccontando un domani che non c'è. E domani, quando arriva, continuare a dire tutto sul dopodomani dimenticando ciò che si era detto ieri. O facendo finta di dimenticarsene.