Ricordo che tu ed io, nel post Monza, dicevamo che il momento di cambiare era quello. E che se non l'avessimo fatto dovevamo andare avanti con Allegri e capacitarci con una stagione mediocre.
Ed invece... Odio aver torto, ma stavolta non tanto... 
Sono senza dubbio un "Allegriano" nel senso che non disprezzo il calcio pragmatico che propone e, soprattutto, la blindatura difensiva su cui costruisce i successi.
Dopo Monza però avevo la sensazione che la squadra non lo seguisse, che non capisse o non volesse capire ciò che l'allenatore chiedeva. Ed in questi casi o si cambia subito, o si mette in cantiere un cambio a fine campionato sapendo che si rischia molto.
Evidentemente, e per fortuna, avevo torto io e, per fortuna, ragione Allegri.
E con lui Twente, che sottolineava sempre il deficit fisico che la squadra mostrava come base di molti risultati negativi.
In quel periodo segnavamo abbastanza presto, poi la squadra si spegneva verso il 60° (in alcune partite anche prima), e di li in poi era sofferenza pura e, generalmente, gol presi.
Non so quale programmazione fisica sia stata alla base di tutto ciò. Magari il dover programmare una sosta di due mesi a novembre ha sballato tutto e non ci si è preso con i carichi di lavoro corretti. Quello che so è che dal derby in poi la squadra ha cominciato a correre come ci si aspetta da una squadra di serie A. A correre e a non arrivare regolarmente in ritardo su tutte le palle. A coprire gli spazi e a pressare come si deve nella propria metà campo (pressare nella metà campo avversaria pare proprio che non ci appartenga).