Non so... non ricordo se mi chiesi chi fosse quel mio coetaneo che già giocava per la Signora e faceva goal alla Reggiana.
I miei ricordi di Alex, cominciano l'anno dopo... l'esplosione di questo giovane campione che si avviava a ricoprire il ruolo che era fino ad allora l'indiscusso di Baggio... lo trovai subito simpatico, anche in un periodo della mia vita in cui trovavo odioso il calciatore medio.
Lo reputavo migliore di Ronaldo ai tempi in cui i due si sfidarono per il discusso scudetto del '98.
Mi arrabbiai un po' con lui tra il '98 e il 2000... la sua presenza in Nazionale sembrava inutile... mi sbagliavo, e come sono felice oggi di essermi sbagliato!
Il goal segnato al Bari a nove minuti dalla fine, in quell'inverno 2001, di un anno in cui le romane non potevano perdere (c'era il Giubileo!), all'indomani della perdita del padre, lo fece tornare in sella... "È tornato!" pensai.
Esultai per il suo goal al Messico, nei maledetti Mondiali del 2002, fu il goal che potè permettere alla Nazionale di passare il turno... poi si sa come andò...
Lo vidi diventare capitano, come lo erano stati Furino, Zoff, Scirea, Cabrini... ma non Un Capitano... Il Capitano!
C'ero quella sera della semifinale con la Germania... mandai pure a quel paese un folto gruppo di persone che appena lo sentirono nominare dissero: "Ma no! Del Piero, nooo!! Adesso perdiamo!!"... "Stasera segna!" dissi, "Vedrete che stasera segna!"... non ero un veggente e non lo sono tyuttora... ho avuto culo nel fare una previsione... ma il suo goal mi lasciò senza voce per tre giorni! Unica volta nella mia vita in cui ho gridato così forte... "AAALEEEXXX!!!", quella volta mi inginocchiai e mi scappò qualche lacrima. Ne versai di più qualche sera dopo, quando il momento che attendevo da 24 anni era arrivato: Campioni del Mondo!
Poi arrivò un altro tipo di ammirazione, non più quella rivolta al campione, ma quella rivolta alla persona: l'umiltà di scendere in Serie B, anche se il suo nome era Alessandro Del Piero (e con lui Trezeguet, Nedved, Buffon...).
Fu l'unico che vidi in campo nel 2008, quando perdemmo 3-0 dall'Olanda all'Europeo... l'unico! Consultai pure se nella mia rubrica telefonica c'era il numero di cell di Donadoni per chiamarlo e chiedergli: "Senti un po', ma com'è che per l'Italia gioca solo Del Piero?"... probabilmente mi avrebbe (giustamente) risposto di farmi i cavoli miei, e che non ero io ad allenare la squadra.
Ho visto altri addii che mi hanno commosso: Bettega, Zoff, Platini... ma mai ho sentito l'addio come ieri sera, guardando il servizio alla TV, quando il pubblico lo chiamava a gran voce, e lui, disponibile come sempre, stava lì, a guardare e salutare per l'ultima volta il suo pubblico, con l'aria dell'uomo che è diventato in questi anni, e negli occhi, la stessa luce del ragazzino che era... signori (giù il cappello!), semplicemente: Alessandro Del Piero!