Sui giovani non c'è cultura, non c'è misura, ma direi anche non c'è fiducia nè programmazione.
I giovani ora, promettenti e non, trovano spazio esclusivamente nelle squadre di seconda fascia.
Sono sempre più spesso lo strumento per arrivare ad altri obiettivi.
Negli ultimi 10 anni almeno si contano sulla punta delle dita quelli che poi stabilmente hanno avuto spazio nelle top in Italia.
Noi siamo fermi a Marchisio.
Ecco perchè il primo che poi fa mezzo cross in nazionale diventa il nuovo Messi.
Non c'è pazienza nei giudizi ma non ce n'è neanche nel coltivare.
Ad un certo punto arriva sempre il momento in cui si prende una decisione, puntare su un giovane oppure no, e quasi tutti alla fine scelgono di soprassedere o girarlo ad altri, noi non siamo stati da meno.
Non se ne uscirà mai finchè non si inizierà a riservare in maniera seria una componente della propria rosa. piccola a piacere, al provarci.
Il problema non è vedere se Fagioli o chi per lui può essere un giocatore da juve, il problema è non mettersi mai nelle condizioni di saperlo.
E dato che le squadre di seconda fascia questo lo sanno, ecco che il primo che ottiene risultati lo piazzano alle cifre che sappiamo tanto ne avranno un altro il giorno dopo.
E le top pagano.
Manca sicuramente pazienza e misura, ma manca soprattutto la voglia di prendersi, ogni tanto, un rischio.