LOUISVILLE (Ky, Usa), 22 gennaio 2009 - Sul campo di football si può rimediare anche un'accusa di omicidio. E' successo a David Jason Stinson, head coach della Pleasure Ridge Park High School di Louisville, Kentucky, che verrà processato per omicidio colposo per la morte di un suo giocatore durante un allenamento.
CALORE - I fatti risalgono al 20 agosto: a Louisville, città che ha dato i natali a Muhammed Ali, ci sono quasi 40 gradi, ma coach Stinson fa allenare lo stesso la sua squadra. Durante la seduta Max Gilpin, 15enne offensive lineman, collassa in preda ad un attacco respiratorio. Viene subito portato al Kosair Children's Hospital, dove arriva con oltre 41 di febbre e muore tre giorni dopo. I genitori decidono di fare causa a Stinson e altri cinque assistenti allenatori per negligenza e condotta colposa.
GIUDIZIO - A decidere che il coach dovrà andare a processo è stato il gran giurì della contea di Jefferson, che ha ritenuto non intenzionali le azioni di Stinson, sottolineando però che "un uomo ragionevole avrebbe dovuto capire che qualcosa sarebbe potuto succedere". Al coach, che ha allenato la squadra per tutta la stagione 2008 (4 vittorie e 4 sconfitte), è stata negata la possibilità di parlare di fronte al gran giurì, basatosi sulla testimonianza di un detective della polizia di Lousville.
INNOCENZA - Il coach si costituirà lunedì alle autorità e dovrebbe restare libero in attesa del processo. "Certo, siamo delusi della decisione del gran giurì di procedere - ha dichiarato Alex Dathorne, avvocato di Stinson -. Lui ritiene comunque di essere innocente e che questo verrà provato di fronte a una giuria che ascolterà tutte le testimonianze, inclusa la sua". Se ritenuto colpevole coach Stinson rischia fino a 5 anni di carcere.
Davide Chinellato
gasport