MILANO, 25 novembre 2008 - Se perdi la finale della gara della vita all’Olimpiade per 4 centesimi, ti superi in staffetta e raccogli solo due quarti posti, non hai altra uscita che “sparire”, anzi farti vedere da milioni di italiani, su un’Isola (dei famosi). E’ andata più o meno così a Filippo Magnini, che ieri sera ha smesso i panni dell’inviato-spalla di Simona Ventura, e da oggi torna ad indossare solo quelli di nuotatore bicampione del mondo dei 100 stile libero. Con l’allenatore Claudio Rossetto gli obiettivi sono gli Assoluti di Genova da venerdì e gli Europei di Fiume dall’11 al 14 dicembre.
Magnini, ha staccato davvero dopo le sfortune olimpiche?
“Non sono andato due mesi ai Caraibi per divertirmi... ma sono contentissimo, è un’esperienza che rifarei. Ho fatto la cosa giusta per staccare”.
Ha gestito il day time dell’Isola da bravo presentatore: col massimo degli ascolti per quella fascia. Promosso?
“Mi sono comportato come aveva chiesto Simona: ho dato un’impronta di semplicità e freschezza, il garbo degli sportivi, senza imitare o forzare”.
Sia sincero: è stata dura?
“Impegnativa, dovevo tenere a bada i naufraghi che in quelle condizioni estreme sembravano dei... bambini e litigavano pure per un chicco di riso”.
E quanto ha nuotato?
“Otto chilometri al giorno, a 19 gradi di temperatura: i tempi li prendeva la mia fidanzata Cristiana. E’ lei la testimone che in ogni momento libero ho ritrovato il desiderio e la gioia di allenarmi. Un anno fa pativo per fare il secondo allenamento: adesso si è riaccesa la fiamma, ho preso 6 chili: anche di muscoli. Sì, l’Isola mi è servita”.
Avrà un futuro televisivo o un presente da campione?
“E’ stato un punto di partenza, ho colto l’occasione che mi è capitata. Non mi precludo nessun ruolo nello spettacolo. Per il nuoto do appuntamento ai Mondiali di Roma, e avrò nello staff dell’Isola la mia torcida capeggiata da Simona...”.
Il momento più alto?
“Quando ho salvato la Marini: un boato mi ha accolto in regia. Valeria è una vera diva che ha saputo stare al gioco: mai una parola sbagliata. Un po’ come la contessa De Blanck: una sorpresa in positivo”.
E quello più difficile?
“Quando una notte, al rientro con una barca sgangherata, le onde alte 5 metri hanno spaventato tutti. Si aggrappavano a me per farsi salvare, alcuni piangevano. La mia ragazza non è più tornata in barca. E’ stato un bel test anche per lei. Ma questo in tv non s’è visto”.
Il naufrago più simpatico?
“Rossano mi è sembrato genuino, spontaneo”.
Chi meritava il trionfo?
“Vladimir Luxuria, ha sbagliato forse solo a rivelare la presunta tresca tra Rossano e Belen forse perché si sentiva accusata di manovrare le nomination. E poi Carlo Capponi: mette di buon umore anche solo con le sue espressioni”.
Un messaggio per Borriello?
“L’ho ammirato per come ha reagito al sospetto che la fidanzata Belen l’avesse tradito”.
E il suo collega Tumiotto?
“E’ stato bravo, non è uscito molto come personaggio, forse doveva essere più cattivo come Alessandro: Ciavarro coumunque il naufrago perfetto”.
Gli spogliarelli in diretta?
“Me lo hanno chiesto due donne bellissime come Simona e Mara Venier, e poi bisogna avere il fisico...”.
Ha ripensato a Pechino?
“E’ stato un anno particolare, con le incognite del costume, gli avversari esplosi in quel modo, le gare al mattino. Non ho sentito la magia delle stagioni migliori. Anche se stavo bene non ero sereno. Ma non posso mangiarmi le mani”.
Cosa dice a Bernard?
“Ci vediamo a Roma, sbaglia se pensa che io sia finito”.
Agli Europei non è un rischio andare senza allenamenti?
“Vado per farmi vedere dagli avversari abbronzato e felice...Mi dispiace solo che dopo 4 anni dovrò abdicare nei 200 sl: me la sarei giocata col primatista tedesco Biedermann”.
Insomma il miglior Magnini sta tornando davvero?
“Al tecnico Rossetto ho detto di tornare ad insegnarmi le cose che sa, anche da solo alla Larus, anche con meno collegiali. E ora che mi sono ritrovato sono pronto a faticare. Il tempo di Magnini non è scaduto”.
Stefano Arcobelli
gasport